Ciao, oggi voglio riportare un' opinione di un' utente scettica (e come lei ce ne sono moltissime di persone che la pensano così) dove descrive l'inefficacia dei fiori, intitolando appunto il suo commento così: effetto placebo: il potere della suggestione.
Se avete già scaricato il mio e-book, infatti, lì sono spiegati i motivi del perchè molta gente (giustamente) la pensa come questa persona...ecco il suo commento:
Scrivo questa opinione sapendo che ci vorrebbe un po' più di spazio e tempo per dipanare questa matassa ingarbugliata. Cioè per spiegare come NON valga la pena di spendere soldi inutilmente per un po' di acqua fresca e brandy usato come conservante (questi in sostanza sarebbero i Fiori di Bach), e al tempo stesso quanto può valere la pena usare i fiori di Bach, il loro valore simbolico, per cominciare a prendere consapevolezza delle proprie emozioni e del proprio modo di essere, e darsi da fare per migliorare un po' la qualità della propria vita.
Proverò comunque a spiegare in che senso li consiglierei agli amici, pur sapendo che sono acqua fresca e brandy, e pensando che non valga la pena spendere troppi soldi per essi.
Che i Fiori di Bach siano acqua fresca personalmente non ho dubbio alcuno. Me l'ha spiegato una docente a mio parere molto in gamba proprio durante un corso di Naturopatia. Riporto il racconto della docente, medico psicoterapeuta e naturopata. Pare che le case produttrici di Fiori di Bach più "serie" facciano proprio così: raccolgono i fiori (in quantità non precisata) nei primi giorni della fioritura, e poi li lasciano immersi per tre giorni in enormi vasche d'acqua, al sole (ad "assorbire l'energia solare"). Sono necessari proprio tre giorni di sole, in teoria se il cielo uno di questi giorni diventa nuvoloso, si butta via tutto e bisogna ricominciare daccapo. Superata questa fase delicata dei tre giorni, l'acqua viene filtrata (cioè i fiori vengono buttati) e allungata con un quantitativo d'acqua che non ricordo bene, mi sembra dieci volte tanto, ma non sono sicura. Poi viene messa nelle mitiche boccette che si trovano in erboristeria, con l'aggiunta di un po' di brandy come conservante, per non far deteriorare l'acqua. Questo per quanto riguarda le case produttrici "serie". Quelle poco serie, immagino saltino il passaggio dei fiori messi a mollo, e riempiano le boccette direttamente con acqua fresca (si spera che sia almeno minerale).Per utilizzare i Fiori di Bach, una volta individuati i tipi di Fiore di cui si ha bisogno (massimo 4 tipi per "trattamento"), bisogna procurarsi una boccetta da 30 cc vuota con somministratore di gocce (si trovano in farmacia, mi sembra costino poco più di 1 euro), riempirla di acqua minerale naturale, e aggiungere quattro gocce per ciascun Fiore. Richiudere il flacone, agitare delicatamente il flacone per mescolare il tutto, e usare almeno al mattino quando ci si alza e la sera prima di andare a dormire, e in qualunque momento della giornata se ne senta il bisogno, lasciando cadere quattro gocce del "trattamento" sotto la lingua, facendo mente locale sulle ragioni per cui si stanno assumendo i Fiori. Continuare così per almeno tre settimane, registrando ogni cambiamento emotivo, sia in meglio che eventualmente in peggio.
Potete capire che in tutti questi passaggi è assolutamente impossibile che nell'acqua rimanga traccia di qualche principio attivo che agisca "fisicamente" sul corpo, inducendo dei cambiamenti nello stato emotivo per via di un effetto biochimico. Non è la stessa cosa che assumere estratto secco di bardana o gocce di valeriana, che contengono quantità di principio attivo ben definito, piccolo o grande che sia.Per il resto ho sentito parlare e letto affermazioni generiche su non meglio specificate 'vibrazioni energetiche' che starebbero alla base del funzionamento dei fiori di Bach anche se non contengono alcun principio attivo. Ma non ho mai trovato una descrizione credibile di cosa siano queste 'vibrazioni energetiche', come si trasmettano dal fiore all'acqua, come agiscano sulla persona che assume i Fiori e come e' stato verificato tutto cio'. Dato questo quadro, al momento non ho dubbi che si tratti di acqua e brandy, e basta.
E infatti, i Fiori di Bach, quando funzionano (e spesso funzionano, lo affermo avendoli assunti personalmente e avendoli somministrati a familiari e amici) NON funzionano in virtù di qualche principio attivo, FUNZIONANO per EFFETTO PLACEBO. E' l'aspettativa di poter star meglio che fa effetto. Sui neonati e sugli animali, funzionerebbero perché l'aspettativa di guarigione tranquillizza il genitore o il padrone dell'animale, il che a sua volta tranquillizza il bimbo o l'animale che ha il problema.
Quando i Fiori sono somministrati a un adulto, interviene l'effetto benefico dato dalla relazione con questa persona, dal sentirsi oggetto di cure da parte di qualcun altro. Quando li somministriamo a noi stessi, funzionano perché il prendersi cura di sé attiva le proprie risorse fisiche e psicologiche nell'affrontare i problemi della vita.
Il che è un'ottima cosa. E' quello che ci si augura ciascuno di noi sappia fare quando ha qualche disagio, quando è in preda ad emozioni o sentimenti che non riesce a gestire tanto bene, quando ha problemi di relazione: prendere consapevolezza di quali sono queste emozioni e sentimenti, in quali circostanze tipiche della propria vita e con quali persone tipicamente si dispiegano, esprimerli, rifletterci su, rasserenarsi un po' di fronte ad essi, prenderli per quello che sono, parte integrante del proprio essere, e con questa consapevolezza, giorno per giorno, trovare da sé il modo per stare un po' meglio con se stessi e con gli altri.In questo la simbologia dei Fiori di Bach aiuta moltissimo, perché ogni Fiore è associato a un particolare stato emotivo o aspetto del proprio carattere che può essere oggetto di riflessione. Ci sono molti libri in commercio che descrivono questa simbologia, ciascuno potrà trovare il libro più adatto a sé, che adotta un linguaggio e un tipo di analisi psicologica col quale si sente più in sintonia. Io mi sono trovata a mio agio con il linguaggio di Mechtild Scheffer: per quanto anch'esso faccia riferimento, senza troppe spiegazioni, a concetti metafisici come 'Io Superiore' o 'anima', e ricorra a spiegazioni del funzionamento dei Fiori del tutto irrazionali, l'ho trovato piuttosto chiaro e concreto. Cioè descrive in termini comprensibili le più comuni esperienze emotive ed interiori, le circostanze nelle quali si sviluppano, e i sintomi che segnalano una situazione di "squilibrio". Per ogni tipo di "squilibrio", e quindi per ogni tipo di Fiore, viene dato qualche consiglio pratico, per lo più di buon senso, su come affrontare la situazione, senza risultare pesante o vincolante.
Questo è il modo più razionale per scegliere i Fiori di Bach di cui si ha bisogno: individuare i "sintomi" dai quali ci si sente afflitti consultando le tabelle di qualche libro a propria scelta. Per chi non riesce a individuare con facilità come si sente e come sta, può risultare utile anche un approccio più irrazionale e intuitivo, come quello di procurarsi le immagini dei fiori (so che esistono in commercio degli appositi "mazzi di carte"), scegliere i fiori dai quali ci si sente "attratti", e poi consultarne la simbologia, valutando se corrisponde al proprio caso oppure no. Oppure, cosa ancora più semplice, sceglierli in base al nome, a quanto il nome del Fiore ci suona familiare o attraente. Il tutto magari facendosi aiutare da un amico, come se fosse un gioco. Perché è un gioco, ma non per questo è una cosa poco seria. Il trucco sta nel riuscire a focalizzarsi sulle proprie emozioni con la consapevolezza che sono un fatto umano e naturale e che c'è modo di gestirle, cosa alla quale spesso non siamo troppo abituati, perché fin da piccoli non ce lo ha insegnato nessuno.E veniamo al nodo più spinoso. La scelta se aquistare i Fiori oppure no. In effetti ci si può chiedere: perché dovrei spendere 8/10 euro per un po' di acqua fresca? Il che significa una trentina di euro e più quando si ha bisogno di almeno tre fiori. Bella domanda. Che offre però un ventaglio di soluzioni creative.
A parte il fatto che si può pur sempre trovare qualcuno che ha piacere a somministrare Fiori di Bach agli amici per amicizia e puro diletto personale, un po' come quelle persone che si divertono a intrattenere gli amici con la lettura dei tarocchi; o qualche professionista qualificato che li somministra SENZA far spendere soldi in più al proprio cliente; a parte tutto questo, il fatto che si tratti di pura acqua fresca potrebbe far riflettere, e suggerire qualche soluzione personale, artigianale e creativa. Ripeto: la cosa importante se si vuole provare ad affrontare i propri problemi emotivi in questo modo è arrivare a individuare i Fiori (sotto riporto una tabella sintetica tratta da un libro), "somministrarseli" quotidianamente per una ventina di giorni o per il tempo che si sente necessario e prendere nota dei cambiamenti nella propria condizione durante il "trattamento". Questo passaggio, il "trattamento", NON è da trascurare: il gesto concreto di prendersi cura di sé ha la sua importanza; il modo di prendersi cura di sé riflettendo sulla propria condizione può essere personalizzato.
Come ultima cosa un'avvertenza: per quella che è la mia esperienza, i Fiori di Bach possono aiutare ad aprire la mente, a prendere consapevolezza di sé e aiutare a sbloccarsi in situazioni emotivamente difficili. E' un processo irrazionale, ma non per questo inefficace, tutt'altro. Ad ogni modo, se nel corso di questo processo si prende consapevolezza che il proprio problema è spinoso e si sente il bisogno di un sostegno psicologico che non si trova facilmente tra familiari e amici, secondo me vale la pena pensare alla possibilità di rivolgersi a un professionista qualificato. Con o senza Fiori di Bach. Auguri.